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A volte sogno di avere una relazione doppia: la mia e una puramente sessuale con un altro…

Buongiorno, 
Vi scrivo perché avrei bisogno di un parere esterno, riguardo ad una cosa che non mi fa stare tranquilla nell’ultimo periodo. Si tratta della mia vita sessuale. Qualche mese fa già vi scrissi una mail nella quale vi parlavo di una forte attrazione che provavo per un ragazzo che non era il mio fidanzato. Voi mi avevate consigliato di riflettere con calma sulle mie emozioni, e di cercare di capire se ci fosse qualcosa che non andasse nella mia relazione. Ora però, a distanza di qualche mese, la mia testa é più confusa che mai, e tutta questa confusione mi porta ad essere molto stressata, nervosa e irritabile. Questo perché mi sono sempre più resa conto che, nei confronti del mio fidanzato, con il quale sto da 5 anni ormai, provo un gran bene, amore (anche se ora come ora non lo so definire con certezza), ma a livello sessuale non provo più nulla. Premetto che Tra di noi le cose sono sempre andate abbastanza bene: ho un problema famigliare legato al disturbo ossessivo compulsivo di mia sorella, litigi con i miei genitori, insicurezze varie legate al mio percorso di studi e al mio percorso  professionale ecc, eppure lui mi è sempre e dico SEMPRE stato accanto! É un ragazzo buono, quasi ingenuo, tant’è che a volte viene preso un po’ in giro dai suoi amici, i quali spesso si approfittano della sua bontà. Rispetto a me è molto impulsivo, affronta le cose della vita senza fermarsi troppo a ragionare (e su questo spesso ci scontriamo, perché io al contrario sono molto ansiosa, organizzatrice ecc). Quando siamo insieme ci divertiamo sempre tanto, parliamo di tutto, spettegoliamo, ci raccontiamo la qualsiasi! Eppure per quanto riguarda il sesso, la sintonia che avevamo un tempo è andata scemando, ma questo solo da parte mia. Infatti, I nostri rapporti sono sempre più rari, e quando avvengo non partono mai da parte mia. Lui non mi fa mai pressione, per carità, però sempre più spesso vivo il fare l’amore con lui come un dovere nei suoi confronti, anche se poi non vedo l’ora che tutto finisca. Inizialmente pensavo che fosse un po’ colpa dell’anello anticoncezionale, perché ho letto di ragazze che con questo medicinale avevano perso un po’ il desiderio. Eppure per me non è così, perché negli ultimi mesi mi ritrovo spesso a fantasticare su altri ragazzi che conosco, colleghi, ragazzi che mi mettono i like alle storie, addirittura persone famose che vedo in tv! Mi trovo spesso a masturbarmi pensando a loro, invece che al mio fidanzato, e solo così raggiungo l’orgasmo. Su questa cosa io mi fermo spesso a pensare: nella mia vita ho avuto solo due relazioni serie, una con il mio ex e quella che sto vivendo ora con il mio ragazzo, ma con nessuno dei due ho mai avuto un orgasmo. Con il primo ho avuto i miei primi rapporti: inizialmente ero vergine, quindi per me era tutto nuovo. Sono sempre stata molto timida e chiusa anche nei confronti del sesso: lo facevo solo in base a quello che piaceva al mio fidanzato, ma non facevo mai nulla di mia iniziativa. Per me è sempre stato così. Con il tempo il sesso ha iniziato anche a piacermi, anche se non esageratamente. Il primo ragazzo era alle prime armi come me, quindi non molto esperto. I rapporti con lui sono sempre stati molto semplici, e quando lui veniva tutto finiva subito. In più era uno che non si curava molto: spesso tornava da lavoro (faceva il giardiniere) e senza farsi la doccia voleva fare l’amore con me. Spesso lo facevamo su qualche prato, perché le nostre case non erano mai libere. Questa cosa mi faceva sentire sporca, e durante i rapporti mi guardavo spesso in giro, per vedere se ci fosse qualcuno. Io ho sempre tenuto all’igiene e alla cura di se, sopratutto quando si trattava e si tratta di avere un rapporto sessuale. Con il mio attuale ragazzo le cose inizialmente sono andate meglio. Nei primi mesi ero innamoratissima di lui, e il sesso mi piaceva tanto. Poi però,dopo il periodo del covid, qualcosa è cambiato, o meglio, il mio fidanzato è cambiato. Se prima era uno che andava spesso in palestra, a camminare in montagna, in bicicletta, dopo il lockdown si è lasciato andare e non si è più ripreso: ha messo su tanti chili, il che lo ha reso un po’ goffo nel muoversi, pesante. Di base è sempre stato un bel ragazzo: moro, con la barda, le braccia forti. Ora invece sembra il classico muratore di mezza età: con la pancia, sempre dietro a bere birra, con molti peli sia sulla pancia che sulla schiena. Spesso suda tanto, e per carità, non c’è niente di male, ma quando capita mentre facciamo l’amore mi viene la nausea. In più nei primi mesi e anni, quando ci vedevamo, si vestiva molto bene, sempre profumato e curato. Ora invece è sempre in tuta, e spesso ci rimale male quando io magari esco con un vestitino e dei tacchi per fare un giretto, perché si sente brutto. Il problema è che non fa nulla per cambiare le cose! Ho provato a parlargli più volte, cercando di non ferirlo e di essere il più delicata possibile. Lui ci è rimasto male, ma mi ha sempre promesso di mettersi in forma, di smettere di mangiare schifezze, di iniziare una dieta. Dopo qualche settimana, però, è tornato tutto come prima. Io ora mi sento attratta dai ragazzi curati,  asciutti, che si tengono sempre, sopratutto con le proprie fidanzate. Non pretendo il palestrato, che anzi è una “categoria” di uomini che non mi piace proprio, ma vorrei al mio fianco una persona che mi rispetti, che si curi! A volte sogno di avere una relazione doppia: la mia, quella stabile, con il ragazzo che amo, e una relazione puramente sessuale con un altro. Poi però mi vergogno a morte, perché non so se riuscirei mai a tradire veramente il mio fidanzato! Mi sento uno schifo, eppure non posso nascondere quello che provo! In più mi spaventa il fatto che potrei passare tutta la vita con un uomo con il quale mi fa schifo fare l’amore, e sapendo che non proverò mai delle sensazioni più forti con altri! Cosa devo fare? 

Anonima


Cara Anonima,
in questo flusso di pensieri hai fatto già un lavoro di grandi connessioni. La difficoltà nel lasciarti andare, il non aver provato un orgasmo e quindi la scarsa connessione al tuo piacere, ai tuoi bisogni delegando ai “compiti” di una relazione. Hai spesso raccontato della tua famiglia, del bisogno o forse della necessità di farti carico di alcune responsabilità, di dover essere la figlia e la persona che non da problemi, che non rompe alcuno schema. E questo magari ti ha incastrato in una prigione in cui tutto deve essere sotto controllo, incasellato, prevedibile, flessibile alle aspettative e al giudizio degli altri, mettendo in secondo piano tutto ciò che potesse essere legato al piacere.
In queste righe hai posto l’accento in una maniera molto delicata e autentica sul bisogno di avere un compagno che si prenda cura di Sè. Non è un giudizio estetico è qualcosa che va oltre.
Il lockdown sarà stato sicuramente uno spartiacque importante che avrà segnato o fatto emergere delle vulnerabilità importanti nel tuo compagno. Queste vanno accolte, viste, elaborate e prese in carico. Ma non è un processo che puoi fare tu, la spinta introspettiva deve partire da lui. Tu puoi solo mantenere una stretta connessione con i tuoi bisogni e mantenere una comunicazione autentica senza cadere in proiezioni o incastri sommersi. 

Dal tuo racconto non arriva il bisogno di avere un compagno palestrato, ma c’è il tema del prendersi cura, del proteggere, del progettare, dell’evolversi. Quanto tu ti prendi cura di te? Quanto rispetti e dai spazio ai tuoi vissuti, ai tuoi bisogni? Quanto è difficile volerti bene senza cadere nelle aspettative altrui?…
Queste fantasie sessuali che spesso collochi in una area di tradimento, potrebbero invece anche essere una immagine che ti impone di fare i conti con la dimensione del piacere. Tu che rapporto hai con il piacere?…Questa immagine del trasgredire, di evadere, di andare oltre il convenzionale potrebbe essere anche un bisogno profondo di scuotere  questa armatura di controllo che hai costruito nel tempo? Potrebbe essere un monito ad integrare e prenderti cura anche tu di una parte emotiva che spesso è trasandata, rimossa, abbandonata, messa da parte? il piacere forse pone il quesito sul confine tra il dover essere verso un dover sentire?…
Ovviamente i nostri sono solo spunti di riflessione che vogliono magari aiutarti a leggere meglio i tuoi vissuti. 
Un caro saluto!